Nei giorni scorsi c’è stato un incontro con i dirigenti del CRER in merito ai problemi della sezione di Parma. Alcuni passi sono stati fatti e molti altri sono da fare.

Nell’incontro è stato affrontato il problema di vacanza, da più di nove mesi, del consiglio direttivo e sindacale. Come noto dopo le elezioni di inizio anno, 4 consiglieri su 5 ed i sindaci hanno dato le dimissioni per le pesanti minacce e offese emerse nella prima riunione di consiglio.

Nell’incontro è stato formalizzato e verbalizzato un percorso che condurrà verso una assemblea straordinaria e a nuove elezioni, che presumibilmente ci saranno nel periodo si febbraio – marzo 2014.

Questo porta a conclusione e, speriamo, a soluzione alcuni aspetti formali, ma lascia completamente insoluti alcuni fondamentali problemi. In particolare le pesanti minacce di un socio verso colleghi, offese e pretestuose affermazioni.

Il pretesto scatenante, che sosteneva l’irregolare appartenenza di soci lombardi nella sezione di Parma, è stato completamente smontato nell’incontro. I dirigenti del CRER hanno chiaramente affermato che un socio è tale e gode dei tutti i diritti, quando compare regolarmente negli elenchi che la segreteria nazionale fornisce ad ogni elezione. I soci lombardi  sono a pieno titolo, soci dell’ARI di Parma. Purtroppo alcuni, sentendosi offesi e minacciati, hanno migrato ad altra sezione: sono stati in 23, ai quali vanno aggiunti i 20 soci che dal 2010 al 2013 sono ‘spariti’ da Parma.

La questione, quindi, non mi sembra chiusa, occorrono provvedimenti verso coloro che hanno portato a questa situazione. Ci vorrà tempo e pazienza, ma il sottoscritto e altri colleghi, lavoreranno in questo senso, auspicando anche il più ampio supporto degli amici OM che cercano nell’associazionismo un momento di incontro, scambio esperienze ed amicizia e non  un ring dove sfogare le proprie frustrazioni e cattiverie.